menu

(+39) 0809648596

info@consultradesrl.it

News Article

RESTO AL SUD

posted in News by

RESTO AL SUD
QUI IL DECRETO FIRMATO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di intensificare gli interventi volti a favorire il superamento del divario economico e sociale delle regioni del Mezzogiorno rispetto alle altre aree del
Paese;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di introdurre nuovi strumenti volti a sostenere la crescita economica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l’individuazione di misure incentivanti per i giovani imprenditori, nonche’ nuovi strumenti di semplificazione volti a velocizzare i procedimenti amministrativi funzionali a favorire la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno e la coesione territoriale;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di introdurre nuovi strumenti sperimentali volti a consentire l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa in favore degli enti
territoriali delle regioni del Mezzogiorno;
Ritenuta altresi’ la straordinaria necessita’ e urgenza di prevedere interventi di sostegno alla formazione, in particolare per le situazioni di disagio sociale, anche attraverso interventi in
favore degli enti territoriali, con particolare riguardo a quelli del Mezzogiorno;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 9 giugno 2017;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei
trasporti, dell’economia e delle finanze, delle politiche agricole alimentari e forestali, dell’interno, dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, per la semplificazione e la
pubblica amministrazione, del lavoro e delle politiche sociali, per gli affari regionali, della giustizia e dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare;

E mana il seguente decreto-legge:

Art. 1

Misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata «Resto al Sud»

1. Al fine di promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori, con la delibera
CIPE di cui al comma 17 e’ attivata una misura denominata: «Resto al Sud».
2. La misura e’ rivolta ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed i 35 anni che presentino i seguenti requisiti:
a) siano residenti nelle regioni di cui al comma 1 al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito
dell’istruttoria di cui al comma 5;
b) non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.
3. I soggetti di cui al comma 2 possono presentare istanza di accesso alla misura, corredata da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, attraverso una piattaforma dedicata sul
sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia, che opera come soggetto gestore della misura, per conto della Presidenza del
Consiglio dei ministri, amministrazione titolare della misura, con le modalita’ stabilite da apposita convenzione. Agli oneri derivanti dalla convenzione si provvede nel limite massimo dell’uno per cento delle risorse destinate alla misura ai sensi dei commi 16 e 17.
4. Le pubbliche Amministrazioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le Universita’, previa comunicazione al soggetto gestore di cui al comma 3, possono fornire, a titolo
gratuito, servizi di consulenza e assistenza nelle varie fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale, ai soggetti di cui al comma 2.
Le associazioni e gli enti del terzo settore di cui all’articolo 1, comma 1 della legge 6 giugno 2016, n. 106, possono svolgere i medesimi servizi di cui al periodo precedente, anche previo
accreditamento presso il soggetto gestore di cui al comma 3. Le pubbliche Amministrazioni prestano i servizi di cui al periodo precedente nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali
previste a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri della finanza pubblica.
5. Il soggetto gestore di cui al comma 3 provvede alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilita’ tecnico-economica del progetto, entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza, ad
esclusione dei periodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni documentali che possono essere richieste ai proponenti, una sola volta.
6. Le istanze di cui al comma 3 possono essere presentate, fino ad esaurimento delle risorse di cui al comma 16, dai soggetti di cui al comma 2 che siano gia’ costituiti al momento della presentazione o si costituiscano, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme giuridiche: a)
impresa individuale; b) societa’, ivi incluse le societa’ cooperative. I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle regioni di cui al comma 1 per tutta la durata del
finanziamento e le imprese e le societa’ di cui al presente comma devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni di cui al comma 1.
7. Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da piu’ soggetti gia’ costituiti o che intendano costituirsi in forma
societaria, ivi incluse le societa’ cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile e’ pari a 40 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti di cui al comma 2, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla disciplina degli aiuti de minimis.
8. I finanziamenti di cui al presente articolo sono cosi’ articolati:
a) 35 per cento come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura;
b) 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione di cui al comma 14. Il prestito di cui al periodo precedente e’ rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia di cui
al comma 9.
9. Il prestito di cui alla lettera b) del comma 8 beneficia:
a) di un contributo in conto interessi per la durata del prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento;
b) di una garanzia nella misura stabilita dal decreto di cui al comma 15 per la restituzione dei finanziamenti concessi dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore. A tal fine, con
decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, e’ istituita una sezione specializzata presso il Fondo centrale di garanzia per le piccole e
medie imprese (PMI), di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla quale e’ trasferita quota parte delle risorse di cui al comma 16. Il decreto di cui al periodo
precedente definisce altresi’ i criteri e le modalita’ di accesso alla Sezione specializzata, istituita presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI.
10. Sono finanziate le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi. Sono escluse dal finanziamento le attivita’ libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.
11. I finanziamenti di cui al comma 8 non possono essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese
individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse. Le imprese e le societa’ possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del
personale dipendente.
12. Le societa’ di cui al comma 6, lettera b), possono essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti anagrafici di cui al comma 2, a condizione che la presenza di tali soggetti nella
compagine societaria non sia superiore ad un terzo dei componenti e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci. I soci di cui al periodo precedente non possono accedere ai finanziamenti di cui al comma 8.
13. L’erogazione dei finanziamenti di cui al comma 8 e’ condizionata alla costituzione nelle forme e nei termini di cui al comma 6 e al conferimento in garanzia dei beni aziendali oggetto
dell’investimento, ovvero alla prestazione di altra idonea garanzia, al soggetto che eroga il finanziamento. I soggetti beneficiari della misura, di cui al comma 2, sono tenuti ad impiegare il contributo a fondo perduto esclusivamente ai fini dell’attivita’ di impresa. In caso di societa’ di cui al comma 6, lettera b), le quote vresto al sud ersate e le azioni sottoscritte dai beneficiari della misura, di cui al comma 2, non sono riscattabili se non dopo la completa restituzione del finanziamento e, in ogni caso, non prima di 5 anni da quando versate e sottoscritte.
14. Le modalita’ di corresponsione del contributo a fondo perduto e del contributo in conto interessi, nonche’ i casi e le modalita’ per l’escussione della garanzia, sono definite con il decreto di cui al
comma 15. Le condizioni tipo dei mutui di cui al comma 8, sono definite da apposita convenzione che Invitalia e’ autorizzata a stipulare con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
15. Con decreto del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro
trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuati i criteri di dettaglio per l’ammissibilita’ alla misura, le modalita’ di attuazione della stessa nonche’ le modalita’ di accreditamento dei soggetti di cui al comma 4 e le modalita’ di controllo e monitoraggio della misura incentivante, prevedendo altresi’ i casi di revoca del
beneficio e di recupero delle somme.
16. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 141, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per l’attuazione del presente articolo saranno destinate le risorse del Fondo per lo sviluppo e la
coesione – programmazione 2014-2020, di cui all’articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, per un importo complessivo fino a 1.250 milioni di euro, previa rimodulazione delle assegnazioni gia’ disposte con apposita delibera del CIPE, nonche’ eventuale riprogrammazione delle annualita’ del Fondo per lo sviluppo e la coesione ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, da ripartire in importi annuali massimi fino a: 36 milioni di euro per l’anno 2017;
280 milioni di euro per l’anno 2018; 462 milioni di euro per l’anno 2019; 308,5 milioni di euro per l’anno 2020; 92 milioni di euro per l’anno 2021; 22,5 milioni di euro per l’anno 2022; 18 milioni di euro per l’anno 2023; 14 milioni di euro per l’anno 2024; 17 milioni di euro per l’anno 2025. Le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui al presente comma sono imputate alla quota delle risorse destinata a sostenere interventi nelle regioni di cui al comma 1.

19 Ago, 17

about author

 

 

related posts

 

 

latest comments

There are 0 comment. on "RESTO AL SUD"

 

post comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.