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Fondo Crescita Sostenibile per internazionlizzare le PMI

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Decreto MISE 7 ottobre 2015, risorse FSC per internazionalizzazione

In base al decreto del 7 ottobre 2015, 80 milioni di euro a valere sul FCS saranno impiegati per sostenere:

programmi di inserimento nei mercati extra Ue, realizzati in un solo Paese di destinazione attraverso l’apertura di una struttura, non configurabile come rete di distribuzione all’estero, che agevoli il lancio e la diffusione di beni e servizi prodotti in Italia, oppure distribuiti con marchio di imprese italiane;
interventi per il miglioramento e la salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici di piccole e medie dimensioni, al fine di accrescerne la competitività sui mercati esteri.
Si tratta di due delle linee intervento previste dalla riforma del Fondo rotativo n. 394-1981 approvata con il decreto MISE del 21 dicembre 2012.

Le agevolazioni verranno concesse nella forma del finanziamento agevolato dalla Società italiana per le imprese all’estero SIMEST S.p.a., che opera in qualità di gestore dell’intervento.

In linea generale, nel caso dei finanziamenti per i programmi di inserimento l’intensità dell’agevolazione non potrà superare la soglia dell’85% delle spese ammissibili, mentre per gli interventi a favore della solidità patrimoniale delle PMI esportatrici il finanziamento è concesso nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente e fino all’importo massimo di 300mila euro.

In ogni caso, in base al decreto, la percentuale di ogni singolo finanziamento da imputare alle risorse stanziate viene stabilita con apposita delibera del Comitato Agevolazioni.

La Circolare n. 2-2016 del Comitato Agevolazioni

Con la pubblicazione della Circolare n. 2-2016 la misura è diventata effettivamente operativa: da oggi, si legge in una nota di SIMEST, una quota del Fondo Crescita Sostenibile non assistita da garanzie, può – affiancandosi al Fondo 394/81 – contribuire ai finanziamenti per:

a) programmi di inserimento sui mercati extra Ue,
b) patrimonializzazione delle PMI esportatrici.
Nel caso dei programmi di inserimento sui mercati extra Ue, per l’accesso alla quota di finanziamento concessa a valere sul FCS sono previsti alcuni requisiti:

essere realizzati in un solo paese di destinazione extra Ue attraverso l’apertura di una struttura, non configurabile come rete di distribuzione all’estero, che agevoli il lancio e la diffusione di beni e servizi prodotti in Italia, oppure distribuiti con marchio di imprese italiane (la struttura può essere costituita da un solo ufficio, un solo negozio o corner, e potrà essere gestita direttamente dall’impresa richiedente o tramite un soggetto terzo locale partecipato o meno dall’impresa richiedente stessa);
non avere ad oggetto una rete di distribuzione; a tal fine l’impresa richiedente deve rilasciare, con la presentazione della domanda di finanziamento, apposita dichiarazione di impegno a non aprire nel paese di destinazione ulteriori strutture nei tre anni successivi alla data della delibera del Comitato Agevolazioni di concessione del finanziamento, pena l’eventuale revoca.
La Circolare chiarisce inoltre, per entrambe le linee di intervento, la quota di finanziamento che è possibile imputare, senza garanzie, alle disponibilità del Fondo per la Crescita Sostenibile. Tale quota è determinata dal Comitato Agevolazioni in base alla classe di scoring e alla dimensione dell’impresa richiedente.

La domande possono essere presentate direttamente a SIMEST, utilizzando la modulistica disponibile sul sito web.

In caso di programmi realizzati congiuntamente da più imprese, la domanda di finanziamento deve essere presentata dall’impresa capofila sulla base di un apposito mandato con rappresentanza per tutti i rapporti inerenti alla concessione del finanziamento, ed il programma deve essere realizzato attraverso il ricorso allo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione.

> Decreto MISE del 7 ottobre 2015 – GURI del 1° dicembre 2015

> Circolare n. 2-2016

Fondo Crescita Sostenibile – finanziamenti per internazionalizzazione
lL Fondo per la crescita sostenibile è stato introdotto dal decreto-legge Sviluppo (dl n. 83 del 22 giugno 2012, convertito nella legge n. 134 del 7 agosto 2012) con l’obiettivo di favorire la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese.
Il dl n. 83/2012 ha previsto per il Fondo tre linee strategiche di azione:

la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;
il rilancio delle aree in situazioni di crisi tramite la sottoscrizione di accordi di programma;
la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.
A questi obiettivi si aggiungono i cosiddetti ‘Progetti speciali per lo sviluppo e la competitività’, cioè azioni integrate volte sia a consolidare la struttura produttiva che all’internazionalizzazione.

Con il decreto dell’8 marzo 2013, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 16 maggio 2013, il Ministero dello Sviluppo economico ha individuato le priorità e le forme e di aiuto concedibili nell’ambito del Fondo e ha aperto la strada alla pubblicazione dei bandi per l’accesso agli incentivi.
Obiettivi

I progetti, in linea con i contenuti del Programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione “Horizon 2020”, devono esseri diretti:

alla promozione di progetti di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese;
al rafforzamento della struttura produttiva del Paese,
al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale;
alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all’attrazione di investimenti dall’estero.
Interventi per ricerca e sviluppo

Per quanto riguarda i progetti di ricerca e sviluppo, per accedere al sostegno del Fondo, questi devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici tramite lo sviluppo:

a) delle tecnologie abilitanti fondamentali definite nell’ambito del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020 per la priorità di intervento Leadership industriale,
b) delle ulteriori tecnologie dirette al raggiungimento degli obiettivi di intervento della priorità Sfide per la società sempre nell’ambito di Horizon 2020.
Tecnologie abilitanti fondamentali

Le tecnologie abilitanti fondamentali sono definite dalla Commissione europea come le tecnologie ad alta intensità di conoscenza e di R&S, a cicli d’innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati.

Tali tecnologie sono riferite alle categorie:

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
Nanotecnologie;
Materiali avanzati;
Biotecnologie;
Fabbricazione e trasformazione avanzate;
Spazio.

Sfide per la società

Nell’ambito della priorità Sfide per la società del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020 tali sfide sono identificate, in accordo con la strategia Europa 2020, come quelle che mirano a stimolare la massa critica degli sforzi di ricerca e innovazione necessari a conseguire gli obiettivi politici dell’Unione.

In relazione a tale ambito di intervento, sono identificati come obiettivi prioritari:

migliorare la salute e il benessere della popolazione;
migliorare la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e favorire lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive;
realizzare la transizione verso un sistema energetico affidabile, sostenibile e competitivo;
realizzare un sistema di trasporti intelligenti, ecologici e integrati;
consentire la transizione verso un’economia verde grazie all’innovazione ecocompatibile.
Laddove siano proposti congiuntamente da più soggetti, i progetti di R&S devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.

Interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese

L’obiettivo del Fondo è in questo caso sostenere programmi a carattere strategico volti a:

incrementare la produttività e la capacità di innovazione in settori e comparti produttivi che necessitano di un riposizionamento competitivo e di una riqualificazione dei sistemi di produzione e dei relativi prodotti;
incrementare e potenziare la base produttiva delle aree territoriali di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, con particolare riferimento alle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri;
riqualificare e riconvertire aree che versano in una situazione di crisi industriale complessa.
Il decreto dell’8 marzo 2013 attribuisce priorità ai programmi:

realizzati nelle Regioni Obiettivo Convergenza;
che prevedono il coinvolgimento di PMI;
che prevedono la creazione di nuova occupazione e la salvaguardia dell’occupazione esistente;
che prevedono l’applicazione di tecnologie e processi produttivi in grado di minimizzare gli impatti ambientali.
Interventi per l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione degli investimenti dall’estero

In raccordo con le azioni attivate dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), il Fondo sostiene programmi realizzati da imprese volti a:

elaborare adeguati modelli distributivi sui mercati internazionali;
sviluppare piattaforme e-commerce e di franchising per le PMI;
diffondere e tutelare il Made in Italy nei mercati esteri;
partecipare a manifestazioni e fiere internazionali;
partecipare a gare internazionali;
realizzare una strategia di internazionalizzazione anche attraverso l’accrescimento e la valorizzazione del capitale umano.
Sarà riconosciuta priorità ai programmi:

realizzati congiuntamente da più imprese tramite il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione;
promossi congiuntamente da PMI;
proposti da imprese operanti nell’ambito delle tecnologie abilitanti fondamentali.
Interventi per progetti speciali

I Progetti speciali devono:

avere come ambito di riferimento specifiche aree tecnologico-produttive ritenute strategiche per la competitività del Paese;
essere diretti alla riqualificazione competitiva di tali aree;
sostenere la creazione di nuova occupazione e/o la salvaguardia dell’occupazione esistente.
L’attuazione dei Progetti speciali è preceduta da una programmazione degli obiettivi effettuata sulla base di un’analisi preliminare delle principali criticità e delle potenzialità di sviluppo della singola area tecnologico-produttiva oggetto di intervento. Sulla base degli esiti di tale analisi, il Ministero definisce una proposta di Progetto speciale che viene pubblicata sul web al fine di acquisire l’eventuale parere di altri soggetti pubblici e privati potenzialmente interessati. Solo a quel punto, il Progetto speciale è approvato con decreto del ministro dello Sviluppo economico.

Risorse e forme di aiuto

Quanto alle risorse, il Fondo parte con una dotazione iniziale di 600 milioni di euro, cui dovrebbero aggiungersi circa 1,2 miliardi dal Fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti. Nell’ambito della legge di Stabilità, il Governo ha proposto di assegnare ulteriori 50 milioni di euro al Fondo.

In linea di massima gli aiuti sono concessi nella forma del finanziamento agevolato e, entro certi limiti, anche nelle forme:

contributo in conto impianti,
contributo in conto capitale,
contributo diretto alla spesa,
contributo in conto interessi,
concessione di garanzia,
partecipazione al capitale di rischio,
bonus fiscale.
Priorità di intervento

E’ attribuita priorità a progetti che:

prevedano forme di collaborazione tra imprese e organismi di ricerca,
mirino alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi,
prevedano l’utilizzo efficiente delle risorse energetiche,
prevedano lo sviluppo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione,
siano realizzati nelle regioni dell’obiettivo Convergenza,
prevedano il coinvolgimento di Pmi,
comportino la creazione di nuova occupazione,
prevedano l’applicazione di tecnologie in grado di minimizzare gli impatti ambientali.

26 Lug, 16

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